/home/s/h/a/shalekuihb/robaccia/old/www.shaleku.it/wp-json/wp/v2/posts/1198.json
{"id":1198,"date":"2011-06-06T10:52:53","date_gmt":"2011-06-06T08:52:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.shaleku.it\/wordpress\/?p=1198"},"modified":"2011-06-06T10:56:01","modified_gmt":"2011-06-06T08:56:01","slug":"lassuefazione-per-quei-morti","status":"publish","type":"post","link":"http:\/\/www.shaleku.it\/2011\/06\/lassuefazione-per-quei-morti\/","title":{"rendered":"L&#8217;assuefazione per quei morti"},"content":{"rendered":"<p><strong><span style=\"text-decoration: underline;\">L&#8217;abitudine alle sciagure che colpiscono i profughi accresce la distanza tra chi soffre e noi<\/span><\/strong><\/p>\n<blockquote><p>Su alcuni giornali, duecento morti o dispersi in mare come quelli dell&#8217;altro ieri, in una fuga della disperazione, non finiscono neppure pi\u00f9 in prima pagina, scivolano in quelle seguenti fra le notizie certo rilevanti ma non eclatanti. Per sciagure analoghe, solo qualche anno fa pure un presidente del Consiglio si commuoveva o almeno sentiva il dovere di commuoversi pubblicamente. Le tragedie odierne dei profughi in cerca di salvezza o di una sopravvivenza meno miserabile che periscono, spesso anonimi e ignoti, in mare non sono meno dolorose, ma non sono pi\u00f9 un&#8217;eccezione sia pur frequente, bens\u00ec una regola.<\/p>\n<p>Diventano quindi una cronaca consueta, cui si \u00e8 fatto il callo, che quasi ci si attende gi\u00e0 prima di aprire il giornale e che dunque non scandalizza e non turba pi\u00f9, non desta pi\u00f9 emozioni collettive.<\/p>\n<p>Questa assuefazione che conduce all&#8217;indifferenza \u00e8 certo inquietante e accresce l&#8217;incolmabile distanza tra chi soffre o muore, in quell&#8217;attimo sempre solo, come quei fuggiaschi inghiottiti dai gorghi, e gli altri, tutti o quasi tutti gli altri, che per continuare a vivere non possono essere troppo assorbiti da quei gorghi che trascinano a fondo. \u00c8 giusto ma \u00e8 anche facile accusarci di questa insensibilit\u00e0, che riguarda pure me stesso mentre sto scrivendo queste righe e tutti o quasi tutti coloro che eventualmente le leggeranno.<\/p>\n<p>Diversamente da altri casi, in cui l&#8217;indifferenza o la livida ostilit\u00e0 si accaniscono sullo straniero, sul miserabile, su chi ci \u00e8 etnicamente o socialmente diverso, in questa circostanza la nostra insensibilit\u00e0 non nasce dalla provenienza e dall&#8217;identit\u00e0 a noi ostica di quelli annegati. Nasce dalla ripetizione di quei drammi e dall&#8217;inevitabile assuefazione che ne deriva. Anche se, per sciagurate ipotesi, ogni giorno le cronache dovessero riportare notizie di soldati italiani caduti in Afghanistan, la reazione, dopo un certo tempo, si tingerebbe di stanca abitudine. Pure atroci delitti di mafia vengono a poco a poco vissuti come una consuetudine.<\/p>\n<p>Non si pu\u00f2 sopravvivere emozionandosi per tutte le sventure che colpiscono i nostri fratelli nel mondo; pure la commozione per qualche delitto particolarmente raccapricciante, ad esempio l&#8217;efferata uccisione di un bambino, dopo un certo tempo orribilmente si placa; la notizia \u00e8 stata assorbita, non scuote pi\u00f9 l&#8217;ordine del mondo n\u00e9 il cuore. L&#8217;assuefazione &#8211; alla droga, alla guerra, alla violenza &#8211; \u00e8 la regina del mondo. \u00abBisogna pur vivere &#8211; si dice in un romanzo di Bernanos &#8211; ed \u00e8 questa la cosa pi\u00f9 orribile\u00bb.<\/p>\n<p>Forse una delle pi\u00f9 grandi miserie della condizione umana consiste nel fatto che perfino il cumulo di dolori e disgrazie, oltre una certa soglia, non sconvolge pi\u00f9; se annuncio la morte di un parente, incontro una compunta comprensione, ma se subito dopo ne annuncio un&#8217;altra e poi un&#8217;altra ancora rischio addirittura il ridicolo. Proprio per questo &#8211; perch\u00e9, a differenza di Cristo, non possiamo veramente soffrire per tutti, cos\u00ec come non ci rattrista la lettura degli annunci mortuari nei giornali &#8211; non possiamo affidarci solo al sentimento per essere vicini agli altri. Il nostro sentimento, comprensibilmente, ci fa piangere per un amico che amiamo e non per uno sconosciuto, ma dobbiamo sapere &#8211; non astrattamente, ma realmente, con la comprensione di tutta la nostra persona &#8211; che uomini da noi mai visti e non concretamente amati sono altrettanto reali.<\/p>\n<p>Sta qui la differenza tra il pensiero reazionario e la democrazia. Il reazionario facilmente irride l&#8217;umanit\u00e0 astratta e l&#8217;astratto amore ideologico per il genere umano, perch\u00e9 sa amare il proprio compagno di scuola, ma non sa veramente capire che anche compagni di scuola di persone a lui ignote sono altrettanto reali; non astrazioni ma carne e sangue. La democrazia &#8211; schernita come fredda e ideologica &#8211; \u00e8 invece concretamente poetica, perch\u00e9 sa mettersi nella pelle degli altri, come Tolstoj in quella di Anna Karenina, e dunque pure in quella di quei naufraghi in fondo al mare.<\/p><\/blockquote>\n<p>Claudio Magris<\/p>\n<p>Corriere della Sera 04 giugno 2011<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>L&#8217;abitudine alle sciagure che colpiscono i profughi accresce la distanza tra chi soffre e noi Su alcuni giornali, duecento morti o dispersi in mare come quelli dell&#8217;altro ieri, in una fuga della disperazione, non finiscono neppure pi\u00f9 in prima pagina, scivolano in quelle seguenti fra le notizie certo rilevanti ma non eclatanti. Per sciagure analoghe, [&hellip;]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_mo_disable_npp":"","ngg_post_thumbnail":0},"categories":[11],"tags":[],"_links":{"self":[{"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1198"}],"collection":[{"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/4"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=1198"}],"version-history":[{"count":3,"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1198\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":1205,"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1198\/revisions\/1205"}],"wp:attachment":[{"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=1198"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=1198"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"http:\/\/www.shaleku.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=1198"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}