prova – Shaleku http://www.shaleku.it Organizzazione di volontariato (ODV) per l'Eritrea Thu, 10 Mar 2011 21:22:59 +0000 it-IT hourly 1 Non dimentichiamo i prigionieri nel Sinai http://www.shaleku.it/2011/03/non-dimentichiamo-i-prigionieri-nel-sinai/ http://www.shaleku.it/2011/03/non-dimentichiamo-i-prigionieri-nel-sinai/#respond Thu, 10 Mar 2011 21:22:59 +0000 http://www.shaleku.it/wordpress/?p=1042 Wednesday, March 9, 2011, del Gruppo EveryOne

Milano, 9 marzo 2011. Cornelia Toelgyes-Solla, dopo aver appreso della disponibilità da parte dell’Ue ad accogliere i profughi africani dalla Libia, pubblica un’importante riflessione sull’home page del Gruppo Facebook “Per la liberazione dei prigionieri nel Sinai”.

”Sono felice per questa apertura dell’Unione europea,” scrive, “ma nel frattempo i prigionieri del Sinai passano sempre di più in secondo, se non terzo piano. Non voglio aggiungere altro”. Ha ragione. E’ probabile che l’Ue estenderebbe la disponibilità ai profughi dal Sinai, ma l’Egitto, purtroppo, non consente l’accesso alle carceri in cui i migranti africani sono detenuti. Così, purtroppo, non si sa neanche quanti siano. Dopo la pena per “immigrazione illegale”, gli eritrei vengono deportati. Riguardo a quelli prigionieri, poi, finora non si è notata la minima volontà di intervento. In Israele, invece, i profughi liberati ottengono attualmente protezione internazionale e questo, almeno, è un buon risultato. E’ fondamentale che la rete di ong per i diritti dei profughi continui, senza stancarsi, a esercitare pressione sul governo egiziano, il solo che possa attuare un intervento per liberare gli ostaggi e perseguire i trafficanti.  Oltre a cambiare, naturalmente, le politiche sui rifugiati e le vittime di tratta, adeguandosi a quanto prescrive la Convenzione di Ginevra.

]]>
http://www.shaleku.it/2011/03/non-dimentichiamo-i-prigionieri-nel-sinai/feed/ 0
Resoconto Progetto Microcredito http://www.shaleku.it/2010/10/resoconto-progetto-microcredito/ Fri, 29 Oct 2010 11:45:29 +0000 http://www.shaleku.it/wordpress/?p=732 E’ adesso disponibile il resoconto del progetto microcredito.

Per maggiori informazioni clicca qui.

]]>
Completata la seconda fase del progetto Microcredito http://www.shaleku.it/2010/09/578/ http://www.shaleku.it/2010/09/578/#respond Fri, 03 Sep 2010 20:40:08 +0000 http://www.shaleku.it/wordpress/?p=578 Con il finanziamento di 10,547 Euro abbiamo recentemente completato la seconda fase del progetto microcredito.

Grazie alla generosità dei donatori il progetto microcredito è stato finanziato per oltre 18,500 Euro.

Con l’ultima quota finanziata sono stati acquistati 18 asini e 126 capre, per 144 donne che hanno preso parte al progetto in 22 villaggi della zona di Keren.

Purtroppo a causa dell’emergenza alimentare e delle poche piogge degli anni passati è da registrare che il prezzo degli animali è più che triplicato rispetto all’anno passato.

Siamo in attesa di ricevere a Settembre il report conclusivo di questa fase del progetto.

]]>
http://www.shaleku.it/2010/09/578/feed/ 0
Per gli abitanti di Hagaz, telefonini e presto anche l’acqua potabile http://www.shaleku.it/2009/05/per-gli-abitanti-di-hagaz-telefonini-e-presto-anche-lacqua-potabile/ http://www.shaleku.it/2009/05/per-gli-abitanti-di-hagaz-telefonini-e-presto-anche-lacqua-potabile/#respond Wed, 27 May 2009 20:50:26 +0000 http://www.shaleku.it/wordpress/?p=97

La notizia della settimana

Per gli abitanti di Hagaz, telefonini e presto anche l’acqua potabile

Da qualche giorno gli abitanti della città di Hagaz, capoluogo dell’omonimo distretto a nord di Asmara, possono usare i telefoni cellulari. Lo riferisce ‘Shabait’, agenzia di informazione governativa: “In precedenza – scrive ‘Shabait’ – gli abitanti non disponevano di linee di telefonia mobile ed erano costretti a raggiungere Keren, località a 24 chilometri di distanza, per poter accedere al servizio, con notevole dispendio di tempo e denaro”. Oltre alla copertura dell’area con le antenne che consentono le comunicazioni, la principale compagnia telefonica del paese ha costruito un nuovo edificio dove sono in vendita le schede per ricaricare i cellulari. Una notizia positiva per gli abitanti di Hagaz insieme a un progetto di tutt’altro tipo che riguarda la costruzione di una piccola diga nella vicina Harestai; una volta terminati i lavori – completati per il 70% – la diga avrà una capacità di 65.000 metri cubi d’acqua sufficienti per sopperire ai bisogni di acqua potabile della popolazione locale. Un ulteriore fattore di progresso che, insieme con i telefonini, potrà contribuire a risollevare l’economia e le condizioni di vita di questa zona del Corno d’Africa ]]> http://www.shaleku.it/2009/05/per-gli-abitanti-di-hagaz-telefonini-e-presto-anche-lacqua-potabile/feed/ 0 Rapporto Human Rights Watch: lo stato è una gigantesca prigione http://www.shaleku.it/2009/04/rapporto-human-rights-watch-lo-stato-e-una-gigantesca-prigione/ http://www.shaleku.it/2009/04/rapporto-human-rights-watch-lo-stato-e-una-gigantesca-prigione/#respond Thu, 16 Apr 2009 19:37:54 +0000 http://www.shaleku.it/wordpress/?p=44 16 aprile 2009

Fonte: Sussidiario.net 

Il governo eritreo ha tramutato lo stato in una gigantesca prigione, con ricorso esteso all’arresto non motivato ed alla tortura dei cittadini, e l’obbligo a una coscrizione di fatto illimitata che spinge un numero sempre più alto di persone a tentare di fuggire, con grandissimi rischi.

E’ quanto sostiene, tra l’altro, un rapporto (95 pagine) di Human Rights Watch (Hrw, uno dei principali gruppi di difesa dei diritti dell’uomo) che sarà presentato oggi, e di cui sono stati diffusi alcuni estratti.

Dalla ricerca, basata su oltre 50 testimonianze, emerge che il governo eritreo usa il suo vasto apparato di luoghi detentivi ufficiali e segreti per incarcerare migliaia di persone senza formalizzare alcuna accusa, né giungere a processi. La maggioranza degli incarcerazioni ha motivazioni politiche o religiose, moltissimi anche quanti hanno cercato di sfuggire al servizio di leva ormai illimitato. Almeno fino a 40 anni si è coscritti: ma non teoricamente, anche in pratica.

E per coscritti e prigionieri, sempre stando al rapporto di Hrw, torture, trattamenti crudeli e degradanti e lavori forzati sono l’assoluta normalità.

Quanti cercano di scappare all’estero corrono molti pericoli, e contro di loro si spara a vista se li si rintraccia prima che varchino il confine: moltissime poi le spie del regime che li denunciano. Se mai ci riescono, sono le loro famiglie a essere perseguitate. Malgrado ciò, sono sempre più numerosi quanti tentano di evadere da questo “stato-prigione”.

Nel rapporto, inoltre, si ricorda il parere dell’Alto Commissariato Onu per i profughi in cui si raccomanda a tutti i Paesi di non rinviare in patria gli eritrei che hanno cercato rifugio all’estero poiché andrebbero incontro a rischi gravi.

]]>
http://www.shaleku.it/2009/04/rapporto-human-rights-watch-lo-stato-e-una-gigantesca-prigione/feed/ 0